Omelia dell’Esarca Apostolico per la pace in Ucraina e l’unità dei cristiani sulla scia della preghiera del Padre Nostro

22 marzo 2023

Omelia dell’Esarca Apostolico Mons. Dionisio Lachovicz per la pace in Ucraina e l’unità dei cristiani pronunciata sulla base della preghiera del Padre Nostro

Omelia dell’Esarca Apostolico per la pace in Ucraina e l’unità dei cristiani sulla scia della preghiera del Padre Nostro

Viviamo in mezzo al frastuono della guerra in Ucraina, a seguito della sfacciata invasione del territorio ucraino da parte dell’aggressore che ha profondamente ferito ciascuno di noi, guerra ingiusta, assurda, sacrilega, che porta immenso dolore trasformando la metà del territorio patrio in un immenso ospedale. È difficile di accettare questa tremenda realtà. Quante lacrime scendono dagli occhi delle mamme, dei bambini e dai difensori della patria, da tanti feriti e morti.

Siamo chiamati a completare nella nostra crudele storia, «quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa» (Col 1,24). Siamo chiamati a imparare nuovamente la preghiera che Gesù ci ha insegnato, con l’anelito di pace e di unità.

Ci rivolgiamo al «Padre Nostro» che è nei cieli, dicendo il nostro grande «Si» al suo Nome, al suo Regno, e alla sua Volontà. Ma faremmo anche la nostra richiesta, e manifestare in nostro grido al Padre per la pace, per il pane quotidiano, per il perdono, non ci abbandoni nella tentazione e liberaci del maligno, affinché venga la pace in Ucraina e nel mondo, e l’unità dei discepoli di Gesù.

Padre nostro, che sei nei cieli…

Inviaci il tuo Spirito Consolatore, mandaci dal cielo un raggio della tua luce, affinché possiamo pregare come ci ha insegnato il tuo Figlio, Gesù Cristo. Rendici uniti nel tuo Spirito di verità, di giustizia, di pace vera, come fratelli e sorelle che rispettano la dignità di ognuno…

E la pace e l’unità ci sarà…

Sia santificato il Tuo Nome in tutte le creature che Tu hai creato con tanta sapienza, che in loro risplenda il tuo santo nome. «Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature» «Sl 145,9). ”O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza” (Sl 8,1). Che sia santificato il tuo Nome nel cuore e nell’intelletto degli uomini. Che sia santificato in noi, nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nella nostra società civile, nel mondo intero.

E la pace e l’unità ci sarà…

Che venga il Tuo Regno dell’amore, della verità, della tua vera giustizia; che venga il tuo Regno della gioia dell’amicizia con Dio e con la umanità, del banchetto festoso intorno a Dio, il tuo regno di luce infinita…

E la pace e l’unità ci sarà…

Padre Nostro, sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra… come Gesù stesso ha pregato nell’ora della sua agonia al Getsemani: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia, non sia fatta la mia, ma la tua volontà» (Lc 22,42). La volontà di Dio che diventi storia, vita dei credenti; che Dio possa essere tutto in tutti (cf. 1 Cor 15,28)». Siamo coscienti che volontà di Dio che tutti abbiano la vita, e la abbiano in abbondanza.

E la pace e l’unità ci sarà…

«Si», al Padre Santo!

Ora, Padre nostro, che sei nei cieli, accetta il nostro grande grido!

Padre Nostro, dacci oggi il nostro pane quotidiano. Una volta c’era una grande folla davanti a tuo figlio Gesù. C’era gente affamata! Gesù domandò se qualcuno avesse qualcosa, e si trovò solo un bambino disposto a condividere la sua provvista: cinque pani e due pesci. Tuo figlio, Gesù, moltiplicò il pane (cfr. Gv 6,9). E la pace e l’unità ci sarà…

Siamo coscienti in questa guerra, che anche noi siamo chiamati a spezzare il nostro pane quotidiano che dà la vita per condividerlo con gli affamati, con le vittime della guerra, ma anche partecipare e celebrare il Pane eucaristico che è in grado di saziare la fame di infinito e il desiderio di Dio che anima ogni uomo.

E la pace e l’unità ci sarà…

Oh, Padre, ma chi toglie il pane della bocca della gente, condanna la gente a morte crudele! Facciamo ricordo della grande carestia che fu provocata da Stalin sul territorio dell’Ucraina negli anni di 1932 e 1933. E che, purtroppo, si ripete adesso con la guerra in Ucraina. Anche questo è un genocidio per la fame! Dio abbi pietà di noi! La grande tragedia che vive nuovamente l’Ucraina per aggressione assurda, ingiusta, pazza, sacrilega…

Padre Nostro, rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori. Tutti siamo peccatori, anche noi ucraini! Siamo chiamati ad avere la consapevolezza di essere bisognosi del perdono di Dio, e di perdonare: «Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc. 23,33–34). Padre, Tuo figlio, Gesù, ha fatto questa grande uscita dal suo cuore all’incontro del cuore di suoi aguzzini, per capire che loro non sanno quello che fanno.

Tu, Gesù, ci hai insegnato di «amare i nostri nemici e pregare per quelli che ci perseguitano, affinché siamo figli del Padre nostro che è nei cieli»… Aiutaci, Padre, a fare questo passo!

E la pace e l’unità ci sarà…

Padre Nostro, non abbandonarci alla tentazione. Non abbandonarci Padre, alla grande tentazione dell’odio e della vendetta, della tirannia. Preghiamo per diventare coscienti di essere figli di Dio!

E la pace e l’unità ci sarà…

Siamo coscienti che l’odio e la vendetta porta la guerra ai nostri cuori, ci porta la morte.

Padre Nostro, liberaci del maligno. Il maligno che può stare nel nostro cuore, nel cuore dei prepotenti.

Siamo coscienti che il maligno non è capace di dare la vita, ma solo a uccidere; non è capace di amare, solamente di odiare; non è capace di costruire, ma solo portare la distruzione; non è capace di portare doni, ma martellare la popolazione con missili e bombe di tutti i calibri; non è capace di portare la luce, ma di mettere al buio le città, far morire di freddo.

Il maligno non è capace di dire la verità, perché è bugiardo nella sua essenza. L’essere bugiardo è proprio il modo di essere del diavolo che è il Grande Bugiardo, il padre della menzogna. Dio ha creato un mondo buono e bello, il maligno, invece, è capace di distruggerlo. Oggi egli è capace di bruciare tutto il vivente. Il maligno ha fatto dell’Ucraina un grande ospedale, con incirca di 20 milioni di persone traumatizzate, con centinaia di mille di morti e feriti, decine di migliaia di prigionieri, bambini rubati, orfani, vedove, città distrutte, milioni di profughi.

Padre Nostro, gridiamo con tutta la forza. Liberaci dal maligno! Aiutaci affinché in maligno non entri nel nostro cuore; che non entri dentro di noi la vendetta, rivincita, ritorsione, rappresaglia; che non entri l’odio, il risentimento, rancore, ostilità, disprezzo, antipatia, animosità… Siamo chiamati a essere sani, avere la forza, per guarire le ferite del corpo e dell’anima di tanta gente,

Padre Nostro, ricordaci dal grande mandamento del tuo Figlio Gesù. «Che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno può avere maggiore amore di chi dà la propria vita per i suoi amici».

E la pace e l’unità ci sarà…

Siamo chiamati a credere nell’Amore. Soltanto l’amore può portare alla Resurrezione. L’Amore divino può essere condannato alla morte, vessato, torturato, schiacciato, perseguitato, pregato sulla croce, con il cuore trafitto, morto, seppellito, e messa una grande pietra sopra il tumulo. L’Amore che proviene da Dio resuscita sempre! Anche in questa vita quando siamo uccisi moralmente con la menzogna, la calunnia, si crediamo nell’amore, ci rialzeremmo, resuscitiamo…

Gesù Risorto! In Te la vita vince sempre. La storia attuale ci fa intraprendere questa Via Crucis e con la Tua forza attraverseremo questo cammino liberatorio per il nostro popolo. Accetta nell’eterna gioia della libertà le anime dei nostri eroi, coloro che hanno sacrificato le loro vite donandole per l’amore ai suoi fratelli, per l’amore alla sua Patria. E a noi tutti dona forza, fede e coraggio sulla strada verso la risurrezione della vittoria del bene contro il male, della luce sulle tenebre, perché tutti possano annunciare: «L’Amore risorto ha vinto!»

Si, Padre Santo, perché a Te appartengono il Regno, la potenza e la gloria in eterno. Amen.

E la pace e l’unità ci sarà…

Dionisio Lachovicz,
Esarca Apostolico

Roma, 22 marzo 2022