Ucraini a Monza, da un anno in comunità

30 gennaio 2024

Il 29 gennaio 2023 nasceva la Comunità dei Santi Basilio il Grande, Gregorio il Teologo e Giovanni il Crisostomo, che in dodici mesi si è già distinta per l’intensa vita pastorale, le attività culturali e ricreative e i servizi caritativi.

Ucraini a Monza, da un anno in comunità

Primo compleanno per la Comunità ucraina dei Santi Basilio il Grande, Gregorio il Teologo e Giovanni il Crisostomo a Monza. Un nome, quello della comunità degli ucraini cattolici di rito bizantino residenti in città e dintorni, legato alla data del calendario liturgico bizantino nel quale il 30 gennaio si commemorano i tre santi gerarchi. Il 29 gennaio ricorre il primo anniversario della nascita della comunità. Domenica 28 i fedeli ucraini si raduneranno alle 10 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in via Bartolomeo Zucchi per la preghiera, anticipata dal saluto dell’arciprete del Duomo di Monza, mons. Silvano Provasi e celebrata da sette sacerdoti ucraini.

Liturgie, teatro e musica

La cura pastorale della comunità è affidata a don Taras Ostafiiv: «Sono tre le comunità straniere in questa chiesa: quella srilankese, quella latinoamericana e quella ucraina — racconta don Taras — . La condivisione non crea problemi, anzi crea collaborazione e aiuto reciproco. Si è formato un ambiente di fraternità cristiana tra diversi gruppi etnici». Già dal momento della sua fondazione la comunità ucraina si è mostrata molto vivace e piena di iniziative. Nell’arco di un anno sono stati celebrati 7 battesimi e un matrimonio. Ogni domenica sono circa 80 i fedeli in chiesa: tra questi tante famiglie con bambini. «Questo ci spinge a organizzare diverse attività soprattutto per le famiglie — continua il sacerdote — . Per esempio l’anno scorso abbiamo partecipato ai pellegrinaggi al Santuario della Cornabusa e al Sacro Monte di Varallo. Insieme alla comunità ucraina di Milano abbiamo partecipato alla giornata di ritiro spirituale per le famiglie. E sempre con don Igor Krupa, sacerdote ucraino a Milano, e la comunità ucraina di San Giosafat abbiamo portato le famiglie in un Winter Park. Tutto questo consolida la comunità e continua a mantenere buoni rapporti di amicizia tra le due comunità ucraine».

Non sono mancati nemmeno uno spettacolo teatrale per i più piccoli per presentare la figura di San Nicola, onorato tra i popoli slavi e in modo particolare in Ucraina, la festa con canti e la recita delle preghiere al Santo, «venuto in chiesa per portare i regali ai bambini». Durante l’anno si è organizzato anche un coro «perché il canto nella tradizione bizantina è una parte essenziale della preghiera e tutte le celebrazioni liturgiche secondo la nostra tradizione vengono cantate», aggiunge.

La cura dei bambini

Non manca alla comunità l’aspetto caritativo nei confronti di più bisognosi. «Presso l’ospedale San Gerardo di Monza ci sono circa 30 famiglie provenienti dall’Ucraina i cui bambini vengono curati nella struttura sanitaria — sottolinea — . Anche a loro abbiamo consegnato i regali nella festa di San Nicola e personalmente vado a far visita a queste famiglie e resto in contatto con loro e con i responsabili».

Una bella tradizione è quella che si ripete ogni domenica, quando, dopo la liturgia, i fedeli escono in cortile per prendere un caffè e un dolce insieme, a fronte di una piccola donazione. I fondi accumulati dall’iniziativa vengono poi utilizzati per comprare beni di prima necessità agli ucraini in difficoltà rimasti in patria. «I prossimi progetti — conclude don Taras — ci vedranno impegnati a organizzare incontri con le giovani famiglie almeno una volta al mese, lezioni di lingua ucraina per i bambini ogni domenica dopo la liturgia e in futuro anche una scuola di lingua. Inoltre cureremo anche la preparazione dei bambini alla prima Confessione e alla solenne Comunione, portando avanti le catechesi per gli adulti ogni domenica».

di Veronica Todaro

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